ItaliaAndrea Iannicelli classe 91, è un avellinese doc. Muove i suoi primi passi nella società sportiva Vito Lepore del capoluogo irpino per poi accedere alla Scandone dove segue tutta la trafila del settore giovanile. Il destino ha voluto che il suo allenatore dell’under 17 fosse proprio quel Nino Sanfilippo, il suo mentore, oggi attuale capo allenatore della Scandone, l’uomo che lo ha voluto a tutti i costi nel roster dei lupi. Fu proprio Sanfilippo a segnalare a Boniciolli, coach della Scandone del lontano 2008, le potenzialità del ragazzo, all’ora diciassettenne, che fu subito aggregato in prima squadra. Esordisce in serie A con Cantù e realizza il suo primo canestro contro Scafati. Anche lui faceva parte del roster della Scandone che conquista le Final Eight il 10 febbraio del 2008 in quel di Bologna. Andrea è stato forgiato dai suoi successivi allenatori: Markovski, Pancotto, Vitucci. Dopo l’esperienza biancoverde si sposta dalla C alla B giocando a Benevento, Reggio Calabria, Salerno, Sarno, Bellizzi e, dopo una breve parentesi con il Basket Club Irpinia, approda ad Angri dove si fa apprezzare e diventa anche capitano della squadra.
Il 2 agosto 2024 la nuova Scandone di patron Trasente, ripartita dal campionato di serie B interregionale, annuncia il ritorno del figliuol prodigo tra le fila biancoverdi; lui che della Scandone era stato un tifoso sin dalla tenera età. La buonanima di papà Salvatore, scomparso prematuramente qualche anno fa, lo accompagnava sin da piccolo a vedere tutti gli allenamenti della Scandone per scoprire i nuovi americani.
Le partite le seguiva prima in Tribuna Montevergine con la famiglia per poi spostarsi in curva sud con i primi compagni di squadra, senza dimenticare le attese snervanti al televideo che lo costringevano ad aggiornarsi in tempo reale sul risultato della Scandone quando giocava in trasferta.
Il ritorno ad Avellino è segnato anche dalla nascita della sua primogenita, Victoria.
Tra i segni particolari l’essere un grande tifoso dell’Inter, passione trasmessa dal padre Salvatore e che ora condivide con lo zio Antonello.